Tu si nat in Italy

Sturno- Tra contatto con la natura ed...onestà : tutti pazzi per il softair!

La nuova passione degli sturnesi? Si chiama Softair. Uno sport vero e proprio che nel piccolo centro irpino sta diventando il passatempo preferito dei ragazzi. Cos'è il softair è presto detto, si tratta di uno sport di squadra nel quale si effettuano delle simulazioni di tattiche militari, le 'spedizioni' si svolgono in un contesto boschivo organizzato, nel quale si intrecciano missioni ed obiettivi. L'Hirpus softair consta di 30 elementi circa che ogni domenica si organizzano in due squadre e si danno battaglia per circa cinque ore, mentre una compagine difende l'obiettivo l'altra lo attacca, in uno 'scontro simulato' che nulla ha a che fare con la violenza fisica. Regola fondante dello sport è l'onesta. Chi viene colpito deve immediatamente dichiararsi eliminato restando fuori dal gioco per quella manche per poi rientrare nella successiva. Michele Grella, Pasquale Scarpati e Antonio Baldoni sono stati i promotori dell'iniziativa che va avanti ormai da circa cinque mesi e che ha scavalcato i confini regionali, come testimonia la trasferta organizzata lo scorso mese alla volta di Cassano delle Murge, dove i 'lupacchiotti' si sono imposti sulla squadra di casa. Oltre allo spirito di squadra e alla lealtà, sottintese nelle regole stesse del gioco, il softair dà la possibilità ai ragazzi di riscoprire il contatto con la natura. “I luoghi in cui si svolgono le missioni (game)- spiega Arcangelo, uno dei softair gamer-  sono estremamente suggestivi. Ci tengo a sottolineare che  ci sono gratuitamente concessi dai signori Stanco e Salerno, che in questo modo sostengono ed appoggiano il nostro sport”. Vivere il contatto con la natura e contemporaneamente rispettarla è uno dei punti cardine del Softair “Per tutelare l'ambiente- aggiunge Arcangelo- usiamo pallini biodegradabili non inquinanti. Per il resto le nostre simulazioni sono in tutto e per tutto attinenti alla realtà, dalle tute mimetiche ai fucili tutto è riprodotto imitando i reali strumenti di guerra”. In un periodo storico travagliato da guerre reali non è fuori luogo una battaglia simulata? “Il softair- continua Arcangelo- è uno sport di squadra che insegna l'importanza della collaborazione e dello spirito di gruppo, le nostre sfide hanno l'esclusivo sapore della sana competizione e non c'è assolutamente violenza in ciò che facciamo”. Altra caratteristica dei gamer è l'uso di nickname:  Wolf,  Asso, Fox, Rosko, sono solo alcuni esempi dei partecipanti a questa squadra che raccoglie tra le sue fila ragazzi di tutte le età, studenti e professionisti che puntualmente affrontano la 'mission' domenicale. ' Il nostro affrontarci 'sul campo'- conclude Arcangelo- ci rende certamente più tranquilli nella vita di tutti i giorni. Il softair sta diventando una seria realtà sportiva ed una cosa è certa...più usiamo le armi finte meno ci piacciono quelle vere”.