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Elezioni segretario Pd, Petitto, " Solito metodo, professano unità e provocano separazioni. Non condivido linee e nomi"

 A poche ore dalla presentazione dei candidati alla segreteria provinciale del Partito Democrato irpino, si accende la polemica interna tra le varie anime del partito. Al deputato regionale Livio Petitto non è piaciuta la proposta evidenziata dall'asse D'Amelio, Petracca, Santaniello e Area Dem sull'indicazione dell'avvocato Nello Pizza alla segreteria di Via Tagliamento. E così il neo deputato con una nota inviata agli organi di stampa esprime il rammarico per la "fuga in avanti "dei dirigenti pro Pizza.

"Ero convinto che nel Pd irpino fossero ormai maturi i tempi di un reale cambiamento di metodo e di persone. Ancora una volta, dichiara Petitto -  sono costretto a prendere atto che il modus operandi resta sempre lo stesso: si professa unità e si provocano distanze e separazioni. Continuare ad escludere dal corretto dialogo politico una parte consistente del partito, quella più rappresentativa ad Avellino (che si riconosce e sostiene il sindaco) e che, ricordo, esprime  l’unico parlamentare e un consigliere regionale, non può avviare stagioni costruttive.

In queste ore ha prevalso purtroppo il calcolo politico da parte anche di chi ha professato, con me, la necessità di un ricambio generazionale e poi ha invece deciso di chiudere accordi con altri dirigenti, imponendo nomi e linee che non condivido.

Continuerò nella mia battaglia di libertà a difesa dei nostri iscritti e dei nostri amministratori, una battaglia contro ogni veto, ogni no a prescindere, ma soprattutto una battaglia di democrazia.

Il momento storico avrebbe dovuto spingere ad una maggiore cautela nella scelta della celebrazione del congresso, una cautela sollecitata dalla stessa direzione nazionale del partito, con diverse circolari e con l’obiettivo di contenere il contagio. Il ricorso ad eventuali modalità on line sarebbe solo una forzatura che non garantirebbe tutti gli scritti a causa di evidenti problematiche logistiche.

Personalmente, continua il consigliere regionale - resto aperto al dialogo vero, costruttivo, leale, un metodo che ha caratterizzato, da sempre, la mia militanza nel Pd e che punta a una rigenerazione della politica e del partito stesso".